Perché mettere un anellino ai pappagallini?
Alcune specie di pappagallini domestici fanno parte del CITES, un trattato che li identifica come specie protette e a rischio di estinzione e pertanto è obbligatorio registrare nascita e morte dei singoli soggetti che vengono pertanto identificati con un anellino inamovibile posto alla zampetta e contenente l’anno di nascita, il numero di riferimento e in alcuni casi la sigla dell’allevatore: insomma, si tratta di una vera e propria carta d’identità del volatile.
Le cocorite non fanno parte delle specie soggette a quest’obbligo, pertanto inanellare un pullo di cocorita ha altre motivazioni, tra cui:
- intenzione di far partecipare il soggetto a mostre, caso in cui l’anello è obbligatorio.
- necessità da parte dell’allevatore di distinguere soggetti di covate da coppie diverse, per esempio fornendo anellini di colore diverso, per evitare successivi accoppiamenti in consanguineità .
- Vezzo estetico dell’allevatore.
Lâapplicazione dell’anellino è giustificata solo nei primi due casi, in quanto, come vedremo, comporta dei rischi per il volatile.
Che tipi di anelli esistono in commercio?

In commercio esistono due tipi di anellini: amovibili e inamovibili.Come dice la parola stessa, i primi sono metallici e fissi e possono essere rimossi solo dal veterinario con specifica strumentazione. Vengono applicati alla zampa del pullo quando ha 5 giorni di vita e rimarranno li per tutta la sua vita.
Il secondo tipo di anelli si possono applicare anche su un pappagallino adulto, sono in genere in plastica o metallo e si applicano alla zampetta con un pò di manualità .
Dove acquistare gli anelli?
Per acquistare gli anelli inamovibili occorre iscriversi a qualche associazione ornitologica e acquistare gli anelli tramite essa.
Il colore viene deciso dall’associazione stessa, che ogni anno ne propone uno stesso per tutti i pappagallini nati in quell’annata.
Gli anelli amovibili si acquistano presso negozi di animali specializzati in volatili.
Come si applicano gli anellini inamovibili?
Gli anellini inamovibili si applicano alla zampetta del pullo, al suo V giorno di vita: in seguito non sarà più possibile farlo perché le dita diventeranno troppo grandi per infilare l’anello.
Tenendo delicatamente le tre dita più lunghe del pappagallino, far scorrere l’anellino sull’avampiede; piegate quindi il quarto dito verso il tarso e fate scorrere l’anellino finchè non raggiunge la posizione corretta.
Quali rischi comporta l’applicazione di un anellino?
Alcuni soggetti reagiscono male agli anelli e crescendo possono presentare rigonfiamenti attorno all’anello, che in questo caso va prontamente rimosso (facendolo tagliare da un veterinario) per evitare che il flusso sanguineo si arresti provocando cancrena e perdita dell’arto.
Un altro caso in cui l’anello va rimosso, è quello di punture di insetti che provochino un rigonfiamento della zampa, per gli stessi motivi detti sopra.
Un altro rischio legato all’inanellamento dei pulli, meno infrequente di quanto possa si pensare, è il tentativo da parte dei genitori di togliere l’anello dalla zampetta dei piccoli, arrivando talvolta a spezzare la stessa (causandone spesso la morte) o a buttarli fuori dal nido. In questo caso il piccolo va liberato dall’anello oppure tolto dal nido e alimentato a mano.
Un ultimo possibile pericolo legato all’anello, è la possibilità del pappagallino di restare impigliato o ferirsi nel tentativo di toglierselo.
Quali vantaggi apporta l’applicazione dell’anellino?
Applicare un anellino rilasciato da un’associazione ornitologica, che pertanto contenga anche i dati dell’allevatore, può rivelarsi utile in caso di fuga o smarrimento del pappagallino, in quanto, chiunque lo ritrovi, può rivolgersi al corpo forestale dello stato il quale può risalire all’allevatore.
Esiste un database della foi, ad esempio, che partendo dalle tre cifre identificative dell’allevatore può risalire a quest’ultimo.


Come si applicano gli anellini inamovibili?