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Cocorite e pappagallini ondulati
- articoli e approfondimenti
L'esame del nidiaceo

Sia che si decida di allevare allo stecco un piccolo pappagallino cocorito, sia che lo si lasci alle cure dei genitori, è buona norma controllarne lo stato di salute, esaminandolo e osservandolo anche più volte al giorno.
L'esame del pullo deve essere molto rapido, per evitarne il raffreddamento, e nel caso - sconsigliato su piccoli appena nati - lo si prenda in mano, queste devono essere perfettametre pulite, asciutte e calde.
Il nidiaceo non andrebbe mai capovolto, così come non deve subire compressioni del gozzo, che potrebbero causare un reflusso di cibo con conseguente e spesso fatale aspirazione dello stesso.
Fino a che non raggiunge lo svezzamento, il nidiaceo si appoggia sui tarsi e sul prominente addome, che assume dimensioni notevoli in proporzione, rispetto all'adulto.
Il rigonfiamento dell'area ombelicale potrebbe significare ritenzione del sacco vitellino.

Diviene rossastra e secca in soggetti disidratati, biancastra e fredda in soggetti anemici o in condizione di grave ipotermia.
Piccole emorragie cutanee possono essere sintomo di Poliomavirus.
(a destra pullo di cocorita a 2 giorni)
La delicata palpazione del gozzo permette di valutarne la tonicità e l'eventuale presenza di corpi estranei o sedimenti di cibo, oltre che eventuali scottature, che si manifestano esternamente con rigonfiamento ed eritema, seguiti dalla comparsa di una crosta bruno-nerastra che, nelle ustioni meno gravi, cade in pochi giorni lasciando al suo posto la cute integra.
Il becco presenta per alcuni giorni dopo la nascita una caratteristica protuberanza ("dente dell'uovo") utilizzata dal pulcino per forare il guscio dell'uovo.
Successivamente occorre valutarne eventuali anomalie (deviazioni laterali, escoriazioni ecc) alcune delle quali necessitano di correzione chirurgica.
A seconda della specie gli occhi vengono aperti tra i 9(cocorite) e i 28 giorni: eventuali ritardi possono essere sintomo di malattia: verificare se vi sono essudati, croste o rigonfiamenti a livello della zona perioculare.
La cavità orale va esaminata appena possibile per rilevare possibili placche (la Candidosi è un'evenienza tutt'altro che rara) o altre anomalie.

Le feci dei nidiacei sono voluminose e poco consistenti, con abbondante urina: anomalie delle feci possono essere rilevate dall'osservazione dell'interno del nido o dell'incubatrice.
Un semplice esame per saggiare lo stato di salute del nidiaceo è quella di toccare delicatamente alcune aree del becco (le commessure): in soggetti in buona salute sarà evocata la risposta all'imbeccata(riflesso alimentare), mentre in nidiacei malati tale risposta sarà assente o molto lieve.
Nell'elenco seguente vengono elencati i principali sintomi rileviabili nei pulli di pappagalli e pappagallini, con riferimento , in particolare, ai soggetti allevati a mano.
In tutti i nidiacei la prima settimana di vita e il periodo dello svezzamento rappresentano i momenti più critici dello sviluppo, in cui sono più frequenti i casi di malattia e mortalità.
- Mancato o lento svuotamento del gozzo: infezioni batteriche e micotiche, poliomavirus errori di imbecco(iperalimentazione, temperatura pappa troppo bassa, formula troppo densa, pasti troppo frequenti).
- Rapido svuotamento del gozzo: formula troppo liquida o scarsa o pasti rari, infezioni, ipermotilità intestinale. Normale in soggetti prossimi a svezzamento.
- Aria nel gozzo: fermentazione di cibo nel gozzo (anche per presenza di zuccheri aggiunti alla formula), errori di imbecco (aria nella siringa, somministrazione troppo lenta della pappa).
Frequente in piccoli che emettono eccessiva vocalizzazione durante il pasto. Insufficiente alimentazione dei genitori.
- Gozzo spesso e pastoso: candidosi, traumatismi, formula troppo concentrata, disidratazione.
- Croste sulla superficie del gozzo: ustioni, formula troppo calda.
- Vomito: normale nei soggetti prossimi a svezzamento (rigurgito di poco alimento), errori alimentari (iperalimentazione, formula troppo liquida, pasti troppo frequenti, cibo troppo caldo o freddo), micosi, infezioni intestinali, malattie renali, corpi estranei, stress, trasporto, maneggiamento del nidiaceo, alcuni farmaci.
- Inappetenza:infezioni, cibo sgradito (per sapore o per temperatura), stress.
- Pallore: temperatura bassa, emorragie esterne o interne, poliomavirus, enteriti batteriche, acaro rosso.
- Rossore diffuso: temperatura elevata, disidratazione, setticemie.
- Pelle secca: temperatura elevata, umidità scarsa, dieta povera di grassi.
- Gonfiore addominale: malattie del fegato, enteriti, obesità, atresia della cloaca, blocco intestinale o occlusione cloacale (da materiale fecale).
- Persistenza del sacco vitellino: infezioni, errori di incubazione.
- Strie scure visibili attraverso l'addome: enteriti, emmoragie dell'intestino. Normale in alcuni neonati.

- Punto scuro visibile attraverso l'addome (vedi foto) : ectasia della cistifellea.
- Diarrea: infezioni e parassitosi intestinali, errata alimentazione (eccesso di proteine, dieta liquida, frutta in eccesso, cibi contenenti lattosio).
- Poliuria: dieta troppo liquida, malattie renali, diabete, eccesso di sali minerali o di vitamina D.
- Lesioni in cavità orale: candidosi, tricomoniasi, vaiolo, stomatiti batteriche, tecnica di alimentazione artificiale errata (traumi inflitti dalla siringa), ipovitaminosi A.
- Respiro affannoso: temperatura elevata , aspirazione di cibo, obesità, patologie addominali.
- Scolo nasale: temperatura bassa, infezioni localizzate, corpi estranei nelle narici, ipovitaminosi A, polvere nell'ambiente.
- Penne malformate o che emergono in ritardo: PBFD, poliomavirus, malnutrizione, scarsa umidità.
- Zampe divaricate/rotazione dell'arto: anomalia congenita, ipovitaminosi D, lesioni traumatiche ossee o tendinee, lussazioni, nidiaceo mantenuto su superficie liscia e piatta.
- Malformazione del becco: anomalia congenita, errata tecnica di alimentazione artificiale, malnutrizione (errato rapporto calcio /potassio, ipovitaminosi A e D, assunzione di vegetali contenenti ossalati) traumi (beccate dei genitori e dei fratelli).
- Rotazione di collo e testa: anomalia congenita, malposizione nell'uovo, errato rapporto Ca/P.Traumi.
Bibliografia: Gino Conzo-Medicina degli uccelli da gabbia
ma prendere i pulli e controllarli non fa "arrabiare" la madre? Mio padre alleva canarini da un vita, e mi ha sempre detto che non si disturba una femmina ne in cova ne, soprattutto, quando ci sono i piccoli...per le coco non è lo stesso? E' pur vero che sto notando differenze abnormi far le due razze, ma non vorrei commettere errori....e le mani? vanno eventualmente lavate con amuchina, o qualche altro disinfettante più idoneo?
mari dipende anche dal rapporto che hai con la femmina, io allevo diamanti mandarini e cocorite(e anche mio padre mi diceva sempre di non toccarli), e non ho mai avuto problemi, li ho sempre presi da appena nati in mano e le madri non si sono mai arrabbiate, io prima di prenderli lavo le mani con del normale sapone neutro e poi quando sono proprio piccolini sfrego le mani all' interno del nido x prendere l' odore del nido e non lasciare troppo il mio odore al pullo
Anche io andy ho molti diamanti mandarini e quando andavo a controllare il numero delle nascite toccavo i pulli per vedere se erano in salute, e la madre e il padre non hanno mai detto niente ai pulli
eh si, poi dipende sempre da coppia a coppia, ho una coppia che non vuole essere disturbata, se vado a guardare i pulli o le uova poi li copre con la juta,e se non la tolgo io abbandonano la cova poi, io ho addirittura assistito(e filmato) la nascita di un pulletto.
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