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Cocorite e pappagallini ondulati
- articoli e approfondimenti
L'esame delle feci dei pappagallini
Un esame medico ben fatto e l'osservazione quotidiana delle feci dei nostri pappagallini è una delle misure preventive che occorre adottare per preservare la salute dei nostri piccoli amici.
Le deiezioni dei nostri piccoli amici infatti possono darci informazioni importanti riguardo il loro stato di salute e ci possono allertare verso patologie latenti che, se scoperte troppo tardi, potrebbero compromettere gravemente il loro benessere.
Nei pappagallini feci e urine vengono accumulate nella cloaca ed emesse simultaneamente, per questo gli escrementi sono in generale composti da diverse frazioni:
una compatta di colore scuro (materia fecale)
una porzione pastosa e biancastra (urati)
una porzione liquida e incolore(urina)
Essi sono generalmente inodore e hanno un valore di pH compreso tra 6,5 e 7.
I pappagallini di taglia più piccola, come gli ondulati ad esempio, arrivano a defecare tra le 50 e le 70 volte al giorno, e, nell'arco della giornata, anche per un pappagallino sano possono esserci delle variazioni nella consistenza e nel colore degli escrementi come conseguenza dell'alimentazione e anche dello stress.
Vediamo in dettaglio come sono le feci "normali" di un pappagallino dato che esse variano sia in relazione all'età che all'alimentazione.
Negli esemplari adulti che si alimentano prevalentemente con semi, esse assumono la forma di una ciambellina compatta(foto sopra), formata da una parte verde scuro (la materia fecale vera e propria) una parte bianca (gli urati, che costituiscono circa un terzo della detta ciambellina) e una minima parte trasparente (l'urina). La porzione urinaria è appunto costituita dagli urati e dall'urina.
Se i pappagallini si alimentano con estrusi, il colore volge al marrone, la consistenza è sempre compatta, ma esse sono più voluminose e con urine più abbondanti.
L'assunzione con l'alimentazione di lamponi, more, mirtilli e bacche possono dare alle feci un colore che varia dal rosso scuro/violaceo al nero/bluastro, mentre un eccesso di frutta e verdura nella dieta possono renderle più voluminose e molli.
Feci voluminose e molli sono tipiche anche delle femmine in cova (che in genere defecano una sola volta al giorno per non sporcare il nido, trattengono pertanto nella cloaca le feci che via via si formano e le espellono quindi in grande quantità e più raramente) e dei nidiacei.
Una maggior assunzione di acqua da parte del volatile può influenzare la consistenza delle feci rendendole più voluminose e con la presenza di una componente acquosa maggiore, così anche uno stato di spavento o di stress può provocare una temporanea poliuria (urina molto abbondante), che non deve essere interpretata come uno stato patologico del soggetto in questione. A volte uno stato di spavento provoca l’emissione di feci sciolte, piene di bolle e con un elevato contenuto di urati rispetto alla norma.
A destra feci marroncine di pappagallino alimentato con estrusi : la patina biancastra che le ricopre è indice di un malessere interno che va indagato.
Le variazioni da questi stati canonici sono, in generale, causate da condizioni di scarsa salute, come si può vedere dalla seguente tabella:
Caratteristiche escrementi | Significato |
Feci ben formate verde scuro | Normali in uccelli alimentati con semi |
Feci voluminose, compatte di colore marrone
e con urina abbondante
|
Normali in uccelli alimentati con estrusi e ben idratati |
Feci ben formate di colore giallastro o aranciato |
Normali in uccelli alimentati con vit. B, pigmenti vegetali o diete a base
di carotenoidi per colorare il piumaggio
|
Feci molli e voluminose con urina abbondante | Normali se alimentati con molta frutta e nelle femmine in cova |
Feci acquose e con bolle di gas | Normali in animali molto spaventati / diarrea |
Urina molto abbondante (Poliuria) | Normali se agitati, diabete, nefropatie, tossicosi, farmaci |
Feci nere (Melena) | Emorragie gastriche o intestinali |
Feci coperte da patina biancastra | Malnutrizione, malessere interno |
Feci scarse o secche | Insufficiente introduzione di cibo o acqua |
Feci scarse, urati abbondanti | Dieta iperproteica, costipazione |
Feci assenti, presenza di sole urine o urati | Occlusione intestinale, ritenzione dell'uovo |
Feci voluminose con alimento indigerito |
Malassorbimento, PDS, enteriti, gastriti, parassitosi, malattie pancreatiche
o epatiche,ingestione di sostanze oleose, corpi estranei, allergie alimentari,
carenza di vit E o selenio
|
Feci molli verde brillante, urati gialli-arancio-verdi-marroni (color senape) | Epatopatie molto gravi (malattie infettive, tossicosi, malnutrizione) |
Feci e/o urine con sangue (scure o emorragiche) |
Epatopatie, coagulopatie, enteriti, malnutrizione, lesioni renali, delle gonadi,
dell'ovidotto, della cloaca
|
Feci acquose e con bolle di gas | Normali in animali molto spaventati / diarrea |
In tutti questi casi è opportuno far effettuare al più presto un esame delle feci al veterinario di fiducia che, accertata la patologia, somministrerà la cura più adeguata.
Abbiamo sentito per voi il parere della Dottoressa Silvia Cameroni, presso la Clinica Veterinaria di Lucca, alla quale abbiamo rivolto alcune domande.
Buongiorno Dottoressa, in che cosa consiste l'esame delle feci effettuato in laboratorio?
Buongiorno, l'esame consiste nel raccogliere alcuni campioni di feci prodotte da uno o più soggetti conviventi, feci che devono essere analizzate “fresche” e quindi devono essere essenzialmente di “giornata” e, se possibile, emesse da poco.
A seconda del patogeno che si vuole indagare, possono essere effettuati diversi esami:
Esame “a fresco” (possono essere aggiunti dei coloranti) va osservato immediatamente al microscopio (emissione fecale, diluizione, eventuale colorante e analisi al microscopio) questo esame è utilizzato in particolare per la ricerca dei protozoi (es. Giardia).
Esame per “flottazione” dove le feci vengono diluite in una soluzione satura e lasciate riposare, permettendo così alle uova di eventuali parassiti presenti di salire in superficie e rimanere adese a un supporto specifico per essere esaminate al microscopio e identificate.
Esame dello striscio fecale dove le feci vengono strisciate in uno strato sottile su vetrino lasciato poi essiccare all’aria e colorato con il metodo di Gram. Questo esame ci permette di analizzare la flora batterica intestinale, in particolare se la proporzione tra batteri Gram-positivi (bastoncelli) e Gram-positivi (cocchi) è rispettata e se non vi è presenza di altre forme batteriche in quantità eccessiva.
Come si fa a raccogliere il campione di feci da far analizzare? Che accortezze è bene rispettare?
Di solito consiglio di porre un foglio di carta stagnola sul fondo della gabbia su cui si raccolgono le feci durante qualche ora senza disidratarsi troppo come invece succede se si utilizza un foglio di carta assorbente.
Le feci emesse al momento della visita verranno utilizzate per l’esame “a fresco”, le altre per quello a “flottazione” e per lo striscio fecale.
C'è qualche caso in cui, notando un'improvvisa anomalia delle feci del proprio pappagallino, si può tentare un rimedio casalingo? In rete girano consigli “della nonna”, tipo l'aglio nel beverino, l'acidificazione dell'acqua, la somministrazione di argilla o di fermenti lattici, o di antibiotici da banco....
Le azioni benefiche dell’aglio sono oramai a tutti note, bisogna vedere se per quantità e qualità questi rimedi si applicano al momento contingente….l’importante è non arrecare maggior danno di quello già in atto, e soprattutto non perdere del tempo sperimentando quando le situazioni non lo permettono.
Parliamo dei fermenti e dei probiotici, in che casi è bene utilizzarli?possono costituire un'integrazione quotidiana per i nostri pappagallini? Occorre somministrare prodotti specifici per volatili o si possono dare prodotti per uso umano (la classica enterogermina)?
I probiotici sono molto utili soprattutto se somministrati in seguito a terapie antibiotiche prolungate o a stati di prostrazione e privazione alimentare. I probiotici sono microrganismi non patogeni che vengono somministrati vivi e che hanno la funzione di riequilibrare la flora batterica intestinale agendo come antagonisti dei batteri “cattivi” in quanto vanno a occupare uno spazio vitale che potrebbe essere utilizzato dai patogeni. Migliorano la digestione e quindi il benessere del soggetto, stimolandone anche il sistema immunitario. E’ fondamentale usare probiotici specifici per uccelli, visto che tali batteri differiscono da specie a specie ed è possibile utilizzarli a cicli, per esempio prima del periodo riproduttivo che è sicuramente un periodo impegnativo e fonte di stress per il volatile.
In caso di malattie epatiche o pancreatiche, di origine non batterica, esiste al giorno d'oggi una cura efficace o una forma di prevenzione tramite integratori o una dieta disintossicante?
Il cardo mariano (Silybum marianum) è una pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Asteracee. In fitoterapia il cardo mariano viene utilizzato per il trattamento delle affezioni epatiche. Gli effetti epatoprotettori sono dovuti alla silimarina, un insieme di tre sostanze: la silibina, la silidianina e la silicristina. Oltre che nel cardo mariano, la silimarina è contenuta in molte piante fra cui il Cynara cardunculus (l'antenato del carciofo).
I preparati a base di cardo mariano, grazie alla presenza della silimarina, hanno un effetto epatoprotettivo e accelerano il processo di rigenerazione del fegato, dato che aumentano l'attività metabolica delle cellule epatiche.
La silimarina contenuta nel cardo mariano stimola la sintesi proteica e la rigenerazione del parenchima epatico.
La silimarina esplica una funzione di difesa contro parecchie sostanze come le tossine dell'amanita falloide (falloidina) e l'alcol. Inoltre è un antiossidante che previene l'ossidazione dei lipidi e la distruzione delle membrane cellulari.
Nella maggior parte dei casi, la silimarina produce un miglioramento netto (aumento dell'appetito, del peso, scomparsa dei disturbi digestivi, diminuzione del volume del fegato ecc.). La silimarina viene eliminata tramite la bile. Il cardo mariano è utile per coloro che soffrono di lievi patologie epatiche.
In presenza di occlusione intestinale, come si può aiutare il pappagallino a casa se il veterinario non fosse prontamente disponibile?
L’occlusione intestinale è di per sé una patologia d’urgenza grave e rischiosa, di conseguenza l’aiuto può risultare più o meno utile a seconda della causa che sta provocando il problema. Se parliamo di stasi da cibo, possono essere utili acqua tiepida e un massaggio, ma se parliamo di corpo estraneo la situazione si complica molto.
E nel caso di ritenzione dell'uovo?
La ritenzione dell’uovo è una patologia d’urgenza, rischiosa, che va trattata immediatamente da personale esperto, pena la vita dell’animale. E’ necessario tenere l’animale al caldo, ma la posizione dell’uovo potrebbe impedirne la meccanica espulsione, per questo si rende necessario l’intervento specialistico di solito svolto in anestesia gassosa.
Un pappagallino sano nel comportamento ma che presenta anomalie degli escrementi, potrebbe avere ugualmente una malattia grave?
Con un’anomala emissione delle feci potrebbe incominciare a manifestare segni di quella che diventerà una malattia grave se non riconosciuta e trattata per tempo. E’ sempre meglio cercare di approfondire subito.
Un pappagallino apparentemente in salute ma con costante poliuria, può guarire senza trattamenti farmacologici ma con un miglioramento dello stile di vita?
Se la poliuria si riferisce alla presenza di fattori stressanti, certamente, se invece parliamo di insufficienza renale più o meno protratta la prognosi rimane riservata anche in seguito a trattamenti farmacologici.
In alto a sinistra esempio di poliuria
Bibliografia: Gino Conzo "Medicina degli Uccelli Da Gabbia"
Si ringrazia la Dottoressa Silvia Cameroni per la collaborazione prestata
molto utile, clo perchè non crei una sezzione sul individuare le malattie e le cure in cui puoi inserire, gli articoli gia scritti sugli integratori, questo, quello sui pollini, quello in cui risponde il veterinario....
esiste già la scheda ,Carla.Gli articoli trattano argomenti più specifici in maniera più approfondita, le schede danno una visione più ampia ma un po più superficiale(ovviamente , altrimenti viene fuori un papiro di roba difficilmente consultabile).
Ogni articolo è in genere l'approfondimento di qualche argomento di qualche scheda:-)
me si l'ho visto, ma sembra che non a tutti sia chiara la questione dei colori e dei picchi, che cambiano modo di manifestrsi da ucello a uccello
Articolo interessantissimo e molto istruttivo.
Potreste consigliarmi qualche prodotto contenente silimarina e cardo mariano? Vorrei somministrarlo ai miei soggetti, sono in commercio come mangimi o come integratori?
Lumenna, se cerchi nel blog ci sono diverse discussioni sul cardo mariano e prodotti associati.La più comoda da usare è la polvere in opercoli che trovi in tutte le erboristerie
Articoli in archivio
Il lampone (Rubus idaeus) è una pianta spontanea del sottobosco che cresce bene anche nei giardini e si presta alla coltivazione in vaso[...]I lamponi freschi oltre ad essere molto graditi dagli uccelli selvatici per il loro dolce sapore risultano insieme alle profumate foglie verde scuro della pianta una preziosa risorsa dal potere curativo
Si riporta testualmente un'articolo pubblicato su �Lancashire News Anno 8 (2007) N. 1" che evidenzia come l'utilizzo della Propoli in campo ornitologico esplichi i suoi benefici non solo per via interna ma anche per via aerea , contribuendo a sanificare l'aria della stanza d'allevamento, mediante un significativo abbattimento della carica microbica dello stesso.
Attila è una pappagallina di tre anni.Silvia l'ha trovata per terra in un prato una primavera di tre anni fa, si è accorta che la piccola-all'epoca avrà avuto 3-4 mesi- era spaventata e disorientata e l'ha raccolta e portata a casa con se,nutrendola e dedicandole amorevoli cure .Tuttavia non è servito molto tempo per capire che la piccola attila non riusciva avolare: il piumaggio era completo ma le penne delle ali e della coda nascevano fragili e si spezzavano subito, rendendo la piccola impossibilitata nell'attività caratteristica della sua specie: il volo
Scrivo questo articolo dopo aver saputo dell’ennesimo episodio di una pappagallina morta in questa maniera atroce, al fine di mettere in evidenza a tutti quali terribili conseguenze possa avere alloggiare i nostri pappagallini in cucina.
Sia che i nostri piccoli amici siano liberi sia che stiano dentro la loro gabbietta, la cucina è davvero un pessimo posto per farli vivere.
Primavera.I prati e i rami degli alberi si riempiono di fiori, gli uccellini cinguettano tutto il giorno.La natura si risveglia.Siamo nella stagione della vita, vita che nasce dall’amore.
Oggi vi voglio parlare dell’amore che si instaura tra le coppie di pappagallini, perché non sempre è scontato, non sempre è corrisposto, non sempre è felice…..ma quando c’è , è uno degli spettacoli più belli al quale possiamo assistere.
L'alimentazione delle cocorite in natura, in Australia loro terra d'origine, consiste in tantissime specie di semi ed erbe a vari stadi di maturazione, con preferenza di quelli non ancora maturi:sono facili da digerire, hanno un alto valore nutritivo e sono la base dell'alimentazione sia in Australia che per le nostre cocorite nate e cresciute in casa.
Alcuni pappagallini sono così addomesticati che vorrebbero condividere con il loro proprietario tutti i momenti della giornata , a cominciare dai pasti.
Ma anche soggetti meno legati a noi ma liberi di girare per la casa, non possono resistere alla tentazione di venire a vedere cosa c'è nel nostro piatto.
Elenchiamo in questo articolo fotografico alcune delle piante d'appartamento più comuni, unendo un'immagine per facilitarne il riconoscimento.
Quelle presenti nella lista "tossiche" non devono assolutamente venire a contatto con i pappagallini , perchè possono avere effetti anche molto gravi(fino alla morte del volatile).
Le piante ritenute sicure, invece si possono tenere con tranquillità.
La primavera è alle porte e fino ad autunno inoltrato ci offrirà numerose erbe,fiori e bacche che potremo raccogliere per integrare e migliorare l'alimentazione dei nostri pappagallini.
Vediamo in questa pagina un elenco di bacche commestibili per i nostri pappagallini.
Nella raccolta si deve prestare molta attenzione perchè le bacche sono molto simili tra loro, a un occhio inesperto, e possono essere confuse con altre di tipo tossico o velenoso.
La primavera è alle porte e fino ad autunno inoltrato ci offrirà numerose erbe,fiori e bacche che potremo raccogliere per integrare e migliorare l'alimentazione dei nostri pappagallini.
Vediamo una selezione di fiori con i quali possiamo arricchire la dieta dei nostri pappagallini.
I fiori offrono alle cocorite semi non maturi, polline, nettare, petali dolci, tanti sapori diversi e non per ultimo: un modo più naturale di mangiare.
Vediamo una selezione di piante erbacee facilmente riconoscibili e che possiamo trovare in abbondanza nei prati nella stagione da marzo a ottobre.
Le piante vanno raccolte preferibilmente al mattino, in posti lontani da strade trafficate e vanno accuratamente sciacquate a casa, per rimuovere meccanicamente eventuali uova di parassiti su di esse presenti.
Per ciascuna erba è indicato il tempo balsamico, cioè il mese consigliato per la raccolta, nel quale è massima la concentrazione di principi attivi: ovviamente il concetto di tempo balsamico è da prendere con elasticità e le erbe possono essere raccolte anche in altri periodi(a seconda della zona e del clima possono anticipare o ritardare ), saranno ugualmente benefiche!
I pappagallini in natura sono prede, pertanto tendono istintivamente a nascondere i sintomi di malessere, per non attirare l'attenzione dei predatori.I sintomi di indisposizione cui bisogna prestare attenzione sono l'inattività, la sonnolenza, gli occhi smorti o frequentemente chiusi, l'arruffamento del piumaggio
Il grit è una miscela di particelle insolubili di alcuni minerali(granito, silice, quarzo) che viene solitamente fornito ai pappagallini per la duplice funzione di integratore di calcio e di"digestivo": l'azione meccanica di queste particelle nel ventricolo dei pappagallini, infatti, aiuta a macinare i semi rendendoli in tal modo digeribili.
I pappagallini ondulati hanno un'alimentazione basata sui semi: troppo spesso questa premessa porta i proprietari di soggetti tenuti in casa o in voliera a riempire la mangiatoia con le miscele per cocorite presenti in commercio e considerare archiviato il discorso alimentazione: facendo così alla lunga il pappagallino manifesterà problemi di salute e carenze più o meno gravi.
Il Parco dei Pappagalli: il primo parco ornitologico europeo monotematico, completamente dedicato agli psittaciformi, dei quali ne sono rappresentate circa 200 specie.
Sito web del Parco dei Pappagalli
Sito web del Parco dei Pappagalli
Immaginate di non poter più muovere le gambe. Così devono sentirsi gli uccelli se li si rinchiude in gabbia tutta la vita.
I pappagallini liberi nelle distese australiane sono dei campioni sia in velocità, sfiorando i 120 km orari, sia in acrobazie, con un corpicino leggerissimo, le ossa cave e polmoni efficienti che si adattano perfettamente a questo stile di vita.
Il volo libero giornaliero è indispensabile per ogni pappagallino che viva in gabbia e fa parte della corretta gestione dei pappagallini.
I pappagallini sono tra gli uccelli più intelligenti e apprendono in modo incredibilmente veloce: alcuni si arrampicano come fulmini sulle scale o compiono su richiesta perfetti atterraggi, altri trascinano oggetti, li ordinano pe colore e svolgono esercizi di elevata abilità acrobatica. Tutte queste capacità richiedono lezioni giornaliere con un istruttore paziente ed esperto.
Ma anche se avete poco tempo, con garnde sensibilità e pazienza , potrete stimolare i vostri pappagallini a compiere prestazioni sbalorditive.
Un giorno di primavera di un paio di anni fa stavo facendo la mai quotidiana corsetta nello splendido Parco romano della Caffarella, quando la mia attenzione si posò su un pastore che avanzava con passo deciso, tenendo in mano la carcassa penzolante di un cucciolo di capretto e, dietro di loro, mamma capra li seguiva belando con strazio, in stato di evidente disperazione.
Cosa c'entri il capretto con l'eticità dell'allevamento a mano lo vedremo tra poco.
Primavera, tempo di cove. Alzi la mano chi possedendo una o una coppia di cocorite, non abbia pensato almeno una volta di farle riprodurre.
Assistere al meraviglioso fenomeno dell’accoppiamento, della cova , della successiva nascita dei pulli e della loro veloce quanto straordinaria crescita, è uno dei dono più belli che i nostri pappagallini possano farci.
E' frequente imbattersi in persone che hanno a casa come animale domestico un pappagallino piuttosto che un cane o un gatto.
La cocorita razzola in salotto, sta sulla spalla del proprietario, non scappa se ci si avvicina e sembra molto docile ed addomesticato: tuttavia, se lo si osserva attentamente, si nota che ha le penne delle ali visibilmente "accorciate".
E' abitudine fin troppo diffusa quella di ricorrere alla cura fai da te per molti malanni che possono colpire il nostro pappagallino: se questo è tollerabile per patologie passeggere di bassa gravità, curabili con rimedi dolci come tenere al caldo il volatile o integrare la sua dieta con un multivitaminico o antibiotici naturali(come l'aglio o la propoli), non lo è invece per patologie più serie che richiedono l'intervento del veterinario.
Sono sempre di più le persone che cominciano a riconoscere nei pappagallini non semplici e colorate bellezze da osservare attraverso le sbarre, ma veri e propri animali domestici dotati di una spiccata intelligenza con i quali è possibile interagire, alla pari di un cane o di un gatto.
Per fare questo, per tenere libero il proprio uccellino in casa, e scoprire con il tempo le sue mille manifestazioni di affetto e di intelligenza, per vederselo volare sulla spalla quando si rientra dopo una giornata di lavoro o per averlo a tavola che mangia ordinatamente dal suo piattino accanto al nostro, bisogna addomesticarlo.
Le malattie respiratorie sono disturbi che si riscontrano molto frequentemente negli uccelli che vivono in gabbie e voliere:il freddo, l'umidità, gli sbalzi improvvisi di temperatura, le correnti d'aria e il sovraffollamento sono tutti fattori predisponenti e scatenanti le patologie all'apparato respiratorio, che possono essere causate da virus, batteri o funghi.
Il becco: strumento importantissimo per i nostri piccoli amici. Con esso mangiano, si puliscono minuziosamente il piumaggio, si arrampicano, si difendono dai nemici, si fanno le coccole. Per questo bisogna prestare molta attenzione alla sua salute, dalla quale deriva in parte la salute generale del pappagallino.
Molte gabbie sono fornite di posatoi, ma se sono di plastica sostituiteli subito. Preferire questo materiale al legno può essere giustificato da motivi igienici, ma i posatoi in plastica non sono affatto comodi per la maggior parte dei pappagallini ondulati, che possono finire con l'aggrapparsi alle sbarre della gabbia.
L'allevamento a mano è una pratica molto delicata, ma che, se correttamente effettuata può avere molti vantaggi. Le motivazioni per cui si può decidere di allevare un pullo a mano sono molteplici, ma tutte valide: sia che si desideri avere un pappagallino docile, affettuoso e completamente confidente in noi, sia che si debba salvare un piccolo abbandonato dai genitori, sia che si debba aiutare una coco che abbia avuto una covata numerosa, questa pratica è la soluzione ideale.
Avere una o più cocorite libere per casa è la soluzione ideale per chi ama veramente questi esserini, ma occorre organizzarsi in modo da rendere serena la convivenza.Il pappagallino ondulato, per natura sceglierà sempre i posti più alti, quindi bisogna fornirgli un'alternativa più stimolante dei bastoni delle tende o dei lampadari...