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Cocorite e pappagallini ondulati
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Cocorite in vacanza
L'estate è appena passata, e voglio raccontarvi la mia esperienza di vacanze con 11 cocorite adulte, 4 pulli di 40 giorni e due pulletti appena nati al seguito. Quest'anno, visto il caldo che si è scatenato nella seconda metà d'agosto, la meta è stata la montagna. In camper.
Ora, pensare di partire in camper con 13 cocorite abituate a vivere libere e una coppia in cova può sembrare una follia, invece è andata bene, molto bene. Innanzi tutto ho portato con me i giochini abituali dei pennuti (scalette tibetane, altalene e rametti da rosicchiare, piscinetta), che durante il giorno (sia da fermi che durante gli spostamenti) venivano alloggiati in una delle cuccette a castello del camper, con tutti i loro passatempo.
Ma la cosa che divertiva maggiormente i cochini era guardare dal finestrino i posti nuovi e la gente che numerosa si fermava incuriosita a guardare i cochini allineati al finestrino :-)
La gente, ma anche le mucche... in un punto sosta sul passo di Lavazè,in provincia di Trento a 1800 mt, le mucche pascolavano libere in mezzo ai camper con i loro campanellini che facevano impazzire i pennutelli , che incuriositi stavano con il musetto appiccicato al finestrino a osservare questi gigantoni.
La coppia in cova è stata alloggiata al fresco nel mansardone (durante il giorno): il nido e un cestino dove il papà dei pulli prestava assistenza alla puerpera, senza rischio di venir disturbati dagli altri coco.
Durante la notte, i coco passavano in gabbia nella zona giorno e noi recuperavamo le cuccette, preventivamente coperte da tovaglione, al fine di non ritrovarci piumini e altro tra le lenzuola.
A turno poi , e come diversivo, c'era la passeggiata pomeridiana in mezzo ai prati.
Caricati i cocoriti (2 per volta) sulle spalle, previo inserimento di fascetta alla 2 e 3 remigante (un pezzettino di cerotto di carta che veniva poi rimosso al rientro dalla passeggiata), in modo che un eventuale volo non avesse uno sviluppo in altezza (ma in realtà non si è mai verificato un tentativo di fuga dei pennutini), si faceva loro fare un giretto panoramico di un paio d'ore, con sosta nei prati per zompettare e svolazzare nel verde.
Durante gli spostamenti da una località all'altra, nido con mamma coca e pulli me li tenevo sulle gambe nel posto del passeggero, al fine di attutire eventuali colpi o curve, che in montagna si sa , sono molto frequenti. Al mamma coco offrivo ogni tanto dalla porticina qualche golosità (pezzettini di mela, foglioline di basilico, biscottino all'uovo), in modo da renderle meno noioso il viaggio. L'impressione è che i cochini si siano divertiti un mondo, e la convivenza in un ambiente un po più ristretto (un intero appartamento è a volte dispersivo), ha permesso di consolidare nuove relazioni tra loro.
Insomma, con un minimo di organizzazione e veramente pochissimo impegno, si può rendere partecipi i nostri uccellini di tutte le nostre scelte, e sicuramente loro, che sono animali molto intelligenti, capiscono la considerazione e l'amore che dedichiamo loro e ci ripagano con tanto affetto e simpatia.
Sito web del Parco dei Pappagalli