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Cocorite e pappagallini ondulati
- articoli e approfondimenti
La gestione del pappagallino malato
I pappagallini in natura sono prede, pertanto tendono istintivamente a nascondere i sintomi di malessere, per non attirare l'attenzione dei predatori .
I sintomi di indisposizione cui bisogna prestare attenzione sono :
- l'inattività
- la sonnolenza
- gli occhi smorti o frequentemente chiusi
- l'arruffamento del piumaggio,
e in qualche caso
- il muco che cola dalle narici
- le penne della regione anale imbrattate di feci
- una debolezza generalizzata
Molti uccelli malati stazionano sul posatoio con entrambe le zampe anzichè con una soltanto, e il capo ripiegato tra le penne del dorso.
Altri sintomi sono un'alterazione dell'appetito, che di solito cala ma in alcune patologie può aumentare , il dimagrimento (un uccello malato può perdere il 50%del peso corporeo in un solo giorno), le feci diverse dal solito per colore o consistenza, e le estremità (zampe) fredde (un organismo malato risparmia le energie per mantenere la temperatura negli organi vitali).
Un uccello indisposto ha bisogno di calore, di essere isolato per evitare il diffondersi della malattia ma anche per evitare di essere disturbato (spesso i soggetti indisposti che vivono in voliera tendono a isolarsi da soli, posizionandosi in punti
nascosti), di una visita dal veterinario e di cibo adatto.
Occorre stimolare il pappagallino malato a nutrirsi, offrendogli ripetutamente cibi di cui va ghiotto: se rifiuta il cibo, occorre alimentarlo forzatamente, utilizzando una siringa da insulina e una formula come ad esempio quelle utilizzate per lo svezzamento a mano dei nidiacei.
Vediamo come organizzare una gabbia infermiera per un pappagallino malato o in stato dio shock, in attesa di una visita presso un veterinario aviario.
L'uccello malato necessita di una temperatura di 30°C: non è assolutamente opportuno mettere la gabbia davanti al termosifone, meglio utilizzare un ambiente riscaldato da una sorgente di calore ben localizzata dalla quale l'uccello può allontanarsi se lo desidera.
Lo strumento di elezione in questi casi è una lampada a raggi infrarossi con l'elemento in ceramica: quest'ultimo particolare, oltre a evitare l'eccessiva luce nella gabbia che potrebbe disturbare il pappagallino, evita la dispersione di energia sotto forma di energia luminosa e sopporta, meglio del vetro,il surriscaldamento.
La gabbia infermiera deve essere perfettamente pulita e disinfettata;
cibo ed acqua devono essere adagiati sul fondo, in modo da essere accessibili al volatile.
In un pappagallino con fratture, è meglio usare delle vasche da acquario, per evitare che cerchi di arrampicarsi, sforzando inutilmente l'arto fratturato.
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Bibliografia: Rosemary Low I pappagalli-guida completa
Complimenti Col bell'articolo!!
*Clo
Grazie Clo!
Un mio pappagallo ha spesso gli occhi smorti e Il piumaggio un pó arruffatto peró non ha nessuna alterazione dell'appetito é malato?
Ragazzi so che non centra niente con quest'articolo ma mi chiedo com'è che si può scrivere un articolo in quanto vorrei parlare della mia esperienza con la mia cocorita in giro per firenze
ho una cocorita femmina che non riesce a volare e ha l'ala sinistra che trema e la tiene sempre un po aperta...siccome l'ho comprata 2 giorni fa ho notato questa cosa e ho provata a lasciarla svolazzare un po in camera ma appena cerca di volare l'ala sinistra glielo impedisce per favore rispondete alla mia domanda e' urgentissimo!!!!!!
Ciao a tutti,il mio pappagallino è da oggi che è molto disorientato,non vola,canta in modo molto debole e lamentoso e si muove molto a fatica,ho provato anche ad avvicinare a terra nella gabbia il cibo e l'acqua,è stato fino a pochissimi giorni fa sempre dentro la casetta di legno a "covare",ma,ha covato più di 21 giorni,oggi mamma ha provato a tirarlo fuori,e,dice che stamattina stava meglio,e nel pomeriggio,che l'ho trovato in queste condizioni...Adesso abbiamo coperto la gabbia,per non far entrare la luce,ma,sta a terra,debole,e fa degli scatti con la testa...Qualche giorno fa abbiamo perso un pappagallino,ho paura di perdere anche questo :(
Avrei bisogno di un consiglio, la mia coco improvvisamente sta appallottolata e non e più vispa come al solito,le sto somministrando piume d'oro e visto che beve poco ho preso un contagocce e diluito le vitamine e nell'arco della giornata gliene stando attenta perché fa un po fatica a ingoiare i semi li mangia e cerco di stimolarla , c'e un legame speciale l'ho allevata a mano, vorrei sapere visto che ho il sospetto che abbia degli acari se posso dargli acarene sottolineo che io non lo do' mai direttamente ma mi metto un guanto usa e getta e ce l'ho spruzzo sopra poi lo passo sulle ali ma non dappertutto pero' visto il suo stato di salute lo posso fare o devo aspettare certo pero' che se gli acari fossero corresponsabili dandogli acarene la aiuterei a stare meglio AIUTO ho bisogno di un vostro consiglio! grazie in anticipo
ciao, il fatto che fatichi a ingoiare e che mangi poco può essere indice di tante cose,ma il fatto che sia allevata a mano , mi fa sospettare che possa avere la candida localizzata nel becco o nell'esofago o nel gozzo.Senza una visita è tuttavia impossibile fare diagnosi, pertanto ti consiglio di farla vedere da un bravo veterinario aviario. Per quanto riguarda i rimedi di primo soccorso in caso di malessere generale , ci sono decine di discussioni nel blog, che puoi consultare cercandoli con la funzione CERCA NEL SITO
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Il lampone (Rubus idaeus) è una pianta spontanea del sottobosco che cresce bene anche nei giardini e si presta alla coltivazione in vaso[...]I lamponi freschi oltre ad essere molto graditi dagli uccelli selvatici per il loro dolce sapore risultano insieme alle profumate foglie verde scuro della pianta una preziosa risorsa dal potere curativo
Si riporta testualmente un'articolo pubblicato su �Lancashire News Anno 8 (2007) N. 1" che evidenzia come l'utilizzo della Propoli in campo ornitologico esplichi i suoi benefici non solo per via interna ma anche per via aerea , contribuendo a sanificare l'aria della stanza d'allevamento, mediante un significativo abbattimento della carica microbica dello stesso.
Attila è una pappagallina di tre anni.Silvia l'ha trovata per terra in un prato una primavera di tre anni fa, si è accorta che la piccola-all'epoca avrà avuto 3-4 mesi- era spaventata e disorientata e l'ha raccolta e portata a casa con se,nutrendola e dedicandole amorevoli cure .Tuttavia non è servito molto tempo per capire che la piccola attila non riusciva avolare: il piumaggio era completo ma le penne delle ali e della coda nascevano fragili e si spezzavano subito, rendendo la piccola impossibilitata nell'attività caratteristica della sua specie: il volo
Scrivo questo articolo dopo aver saputo dell’ennesimo episodio di una pappagallina morta in questa maniera atroce, al fine di mettere in evidenza a tutti quali terribili conseguenze possa avere alloggiare i nostri pappagallini in cucina.
Sia che i nostri piccoli amici siano liberi sia che stiano dentro la loro gabbietta, la cucina è davvero un pessimo posto per farli vivere.
Primavera.I prati e i rami degli alberi si riempiono di fiori, gli uccellini cinguettano tutto il giorno.La natura si risveglia.Siamo nella stagione della vita, vita che nasce dall’amore.
Oggi vi voglio parlare dell’amore che si instaura tra le coppie di pappagallini, perché non sempre è scontato, non sempre è corrisposto, non sempre è felice…..ma quando c’è , è uno degli spettacoli più belli al quale possiamo assistere.
L'alimentazione delle cocorite in natura, in Australia loro terra d'origine, consiste in tantissime specie di semi ed erbe a vari stadi di maturazione, con preferenza di quelli non ancora maturi:sono facili da digerire, hanno un alto valore nutritivo e sono la base dell'alimentazione sia in Australia che per le nostre cocorite nate e cresciute in casa.
Alcuni pappagallini sono così addomesticati che vorrebbero condividere con il loro proprietario tutti i momenti della giornata , a cominciare dai pasti.
Ma anche soggetti meno legati a noi ma liberi di girare per la casa, non possono resistere alla tentazione di venire a vedere cosa c'è nel nostro piatto.
Elenchiamo in questo articolo fotografico alcune delle piante d'appartamento più comuni, unendo un'immagine per facilitarne il riconoscimento.
Quelle presenti nella lista "tossiche" non devono assolutamente venire a contatto con i pappagallini , perchè possono avere effetti anche molto gravi(fino alla morte del volatile).
Le piante ritenute sicure, invece si possono tenere con tranquillità.
La primavera è alle porte e fino ad autunno inoltrato ci offrirà numerose erbe,fiori e bacche che potremo raccogliere per integrare e migliorare l'alimentazione dei nostri pappagallini.
Vediamo in questa pagina un elenco di bacche commestibili per i nostri pappagallini.
Nella raccolta si deve prestare molta attenzione perchè le bacche sono molto simili tra loro, a un occhio inesperto, e possono essere confuse con altre di tipo tossico o velenoso.
La primavera è alle porte e fino ad autunno inoltrato ci offrirà numerose erbe,fiori e bacche che potremo raccogliere per integrare e migliorare l'alimentazione dei nostri pappagallini.
Vediamo una selezione di fiori con i quali possiamo arricchire la dieta dei nostri pappagallini.
I fiori offrono alle cocorite semi non maturi, polline, nettare, petali dolci, tanti sapori diversi e non per ultimo: un modo più naturale di mangiare.
Vediamo una selezione di piante erbacee facilmente riconoscibili e che possiamo trovare in abbondanza nei prati nella stagione da marzo a ottobre.
Le piante vanno raccolte preferibilmente al mattino, in posti lontani da strade trafficate e vanno accuratamente sciacquate a casa, per rimuovere meccanicamente eventuali uova di parassiti su di esse presenti.
Per ciascuna erba è indicato il tempo balsamico, cioè il mese consigliato per la raccolta, nel quale è massima la concentrazione di principi attivi: ovviamente il concetto di tempo balsamico è da prendere con elasticità e le erbe possono essere raccolte anche in altri periodi(a seconda della zona e del clima possono anticipare o ritardare ), saranno ugualmente benefiche!
Un esame medico ben fatto e l'osservazione quotidiana delle feci dei nostri pappagallini è una delle misure preventive che occorre adottare per preservare la salute dei nostri piccoli amici.
Le deiezioni dei nostri piccoli pappagallini infatti possono darci informazioni importanti riguardo il loro stato di salute e ci possono allertare verso patologie latenti che, se scoperte troppo tardi, potrebbero compromettere gravemente il loro benessere.
Il grit è una miscela di particelle insolubili di alcuni minerali(granito, silice, quarzo) che viene solitamente fornito ai pappagallini per la duplice funzione di integratore di calcio e di"digestivo": l'azione meccanica di queste particelle nel ventricolo dei pappagallini, infatti, aiuta a macinare i semi rendendoli in tal modo digeribili.
I pappagallini ondulati hanno un'alimentazione basata sui semi: troppo spesso questa premessa porta i proprietari di soggetti tenuti in casa o in voliera a riempire la mangiatoia con le miscele per cocorite presenti in commercio e considerare archiviato il discorso alimentazione: facendo così alla lunga il pappagallino manifesterà problemi di salute e carenze più o meno gravi.
Il Parco dei Pappagalli: il primo parco ornitologico europeo monotematico, completamente dedicato agli psittaciformi, dei quali ne sono rappresentate circa 200 specie.
Sito web del Parco dei Pappagalli
Sito web del Parco dei Pappagalli
Immaginate di non poter più muovere le gambe. Così devono sentirsi gli uccelli se li si rinchiude in gabbia tutta la vita.
I pappagallini liberi nelle distese australiane sono dei campioni sia in velocità, sfiorando i 120 km orari, sia in acrobazie, con un corpicino leggerissimo, le ossa cave e polmoni efficienti che si adattano perfettamente a questo stile di vita.
Il volo libero giornaliero è indispensabile per ogni pappagallino che viva in gabbia e fa parte della corretta gestione dei pappagallini.
I pappagallini sono tra gli uccelli più intelligenti e apprendono in modo incredibilmente veloce: alcuni si arrampicano come fulmini sulle scale o compiono su richiesta perfetti atterraggi, altri trascinano oggetti, li ordinano pe colore e svolgono esercizi di elevata abilità acrobatica. Tutte queste capacità richiedono lezioni giornaliere con un istruttore paziente ed esperto.
Ma anche se avete poco tempo, con garnde sensibilità e pazienza , potrete stimolare i vostri pappagallini a compiere prestazioni sbalorditive.
Un giorno di primavera di un paio di anni fa stavo facendo la mai quotidiana corsetta nello splendido Parco romano della Caffarella, quando la mia attenzione si posò su un pastore che avanzava con passo deciso, tenendo in mano la carcassa penzolante di un cucciolo di capretto e, dietro di loro, mamma capra li seguiva belando con strazio, in stato di evidente disperazione.
Cosa c'entri il capretto con l'eticità dell'allevamento a mano lo vedremo tra poco.
Primavera, tempo di cove. Alzi la mano chi possedendo una o una coppia di cocorite, non abbia pensato almeno una volta di farle riprodurre.
Assistere al meraviglioso fenomeno dell’accoppiamento, della cova , della successiva nascita dei pulli e della loro veloce quanto straordinaria crescita, è uno dei dono più belli che i nostri pappagallini possano farci.
E' frequente imbattersi in persone che hanno a casa come animale domestico un pappagallino piuttosto che un cane o un gatto.
La cocorita razzola in salotto, sta sulla spalla del proprietario, non scappa se ci si avvicina e sembra molto docile ed addomesticato: tuttavia, se lo si osserva attentamente, si nota che ha le penne delle ali visibilmente "accorciate".
E' abitudine fin troppo diffusa quella di ricorrere alla cura fai da te per molti malanni che possono colpire il nostro pappagallino: se questo è tollerabile per patologie passeggere di bassa gravità, curabili con rimedi dolci come tenere al caldo il volatile o integrare la sua dieta con un multivitaminico o antibiotici naturali(come l'aglio o la propoli), non lo è invece per patologie più serie che richiedono l'intervento del veterinario.
Sono sempre di più le persone che cominciano a riconoscere nei pappagallini non semplici e colorate bellezze da osservare attraverso le sbarre, ma veri e propri animali domestici dotati di una spiccata intelligenza con i quali è possibile interagire, alla pari di un cane o di un gatto.
Per fare questo, per tenere libero il proprio uccellino in casa, e scoprire con il tempo le sue mille manifestazioni di affetto e di intelligenza, per vederselo volare sulla spalla quando si rientra dopo una giornata di lavoro o per averlo a tavola che mangia ordinatamente dal suo piattino accanto al nostro, bisogna addomesticarlo.
Le malattie respiratorie sono disturbi che si riscontrano molto frequentemente negli uccelli che vivono in gabbie e voliere:il freddo, l'umidità, gli sbalzi improvvisi di temperatura, le correnti d'aria e il sovraffollamento sono tutti fattori predisponenti e scatenanti le patologie all'apparato respiratorio, che possono essere causate da virus, batteri o funghi.
Il becco: strumento importantissimo per i nostri piccoli amici. Con esso mangiano, si puliscono minuziosamente il piumaggio, si arrampicano, si difendono dai nemici, si fanno le coccole. Per questo bisogna prestare molta attenzione alla sua salute, dalla quale deriva in parte la salute generale del pappagallino.
Molte gabbie sono fornite di posatoi, ma se sono di plastica sostituiteli subito. Preferire questo materiale al legno può essere giustificato da motivi igienici, ma i posatoi in plastica non sono affatto comodi per la maggior parte dei pappagallini ondulati, che possono finire con l'aggrapparsi alle sbarre della gabbia.
L'allevamento a mano è una pratica molto delicata, ma che, se correttamente effettuata può avere molti vantaggi. Le motivazioni per cui si può decidere di allevare un pullo a mano sono molteplici, ma tutte valide: sia che si desideri avere un pappagallino docile, affettuoso e completamente confidente in noi, sia che si debba salvare un piccolo abbandonato dai genitori, sia che si debba aiutare una coco che abbia avuto una covata numerosa, questa pratica è la soluzione ideale.
Avere una o più cocorite libere per casa è la soluzione ideale per chi ama veramente questi esserini, ma occorre organizzarsi in modo da rendere serena la convivenza.Il pappagallino ondulato, per natura sceglierà sempre i posti più alti, quindi bisogna fornirgli un'alternativa più stimolante dei bastoni delle tende o dei lampadari...